
IL CAMPANILE PIU’ ALTO D’ITALIA SI AVVICINA A YLE
Sono salita sul campanile più alto d’Italia e ho scoperto che qualcosa lo accomuna al mio modo di scrivere.
Voglio raccontarti la mia esperienza: scalino dopo scalino dritta fino a toccare il cielo con un dito, oppure se preferisci, parola dopo parola dritta fino alla realizzazione di un’idea?
Perchè il campanile più alto d’Italia si avvicina a Viaggia con Yle?

I giorni che hanno preceduto la visita sono stati bellissimi, il sole splendeva, regalava tramonti di fuoco e il mio desiderio era quello di riuscire a fotografarli dall’alto con uno sguardo attento verso le bellezze friulane.
Mi immaginavo di poter giocare con le sfumature della luce sulle nuvole e dell’aria con l’atmosfera.
Purtroppo il giorno della visita l’atmosfera era grigia e la luce era davvero poca, però speranzosa di poter trarre qualche bello scatto sono salita ugualmente.
Sin da piccola chiedevo ai miei genitori e ai nonni originari di Mortegliano di raccontarmi se erano mai stati fino sulla punta del campanile e la mia testa viaggiava di fantasia, ma non mi sarei mai aspettata di riuscire a salire e raccontarlo sul mio travel blog all’insegna del territorio friulano!
Eppure ho realizzato un sogno che non avevo ancora la consapevolezza di avere!

Il campanile è alto 113, 20 metri e per salire fino in cima bisogna salire 330 scalini! Mi immaginavo una salita tortuosa e difficile perchè mi ero creata alcune immagini date dai racconti dei nonni, invece all’interno il percorso degli scalini è spezzato dai piani intermedi, la scala sale a spirale ed è accompagnata da un passamano che permette di salire in sicurezza, sempre mantenendo alta l’attenzione.
Ed è proprio la struttura stessa che con gran sorpresa mi ha suggerito il collegamento tra la il campanile e il mio modo di scrivere.

Mentre salivo, scalino dopo scalino, piano dopo piano, non sapevo esattamente come sarebbe stato poter toccare il cielo con un dito e soprattutto avevo paura che la giornata uggiosa potesse rovinare la vista.
Le paure, arrivata fino in alto, hanno lasciato spazio all’entusiasmo di poter guardare tutto ciò che da terra sembra enorme, trasformato in un piccolo puntino lontano. Quasi come succede quando guardi un problema da più punti di vista per trovarne la soluzione; così potevo guardare le strade minuscole sapendo quale paese avrebbero raggiunto e allo stesso modo riconoscevo altri dettagli che da terra sono posizionati a lunga distanza tra loro.
Una magia tradotta dall’altezza del campanile.
Sono salita spesso sui monumenti più alti delle città più conosciute, ma nonostante la sorpresa e la bellezza del panorama non era quello friulano, di cui sono innamorata.
A questo punto ti starai chiedendo cosa c’entra il campanile con le parole che scrivo!
Quello che ho fatto è: chiudere gli occhi, visualizzare me mentre salgo gli scalini e raggiungo i piani, con la fantasia ho trasformato ogni scalino in una parola di questo testo e ogni piano in un sottotitolo.
Ci sei? Continua a seguire le mie parole.
La scalinata del campanile è a spirale e segue la struttura portante, le parole sono scritte seguendo l’idea che voglio raccontare esattamente come un percorso guidato. Ogni piano è un punto di respiro e di sosta per il visitatore, mentre nel testo ogni paragrafo permette a chi lo legge di riprendere fiato facendo il punto sulla storia che sta leggendo.
Il campanile ha delle fondamenta ben salde per poter reggere tutta la struttura, mentre le fondamenta del mio articolo sono costruite sull’idea di fondo che voglio sviluppare attraverso le parole.

La cima del campanile è il culmine del percorso a scalini e piani, mentre la fine dell’articolo è il punto d’arrivo del percorso che stiamo facendo assieme.
La spirale di scalini rende la salita molto più dolce rispetto ad una scalinata netta, invece il vortice di parole che si susseguono danno il giusto ritmo al racconto evocando nel lettore delle sensazioni che a loro volta possono imprimere un ricordo vivo nella memoria.
Una visita al campanile più alto d’Italia trovo che sia un’esperienza unica, così come lo è leggere un articolo che parla di emozioni, nessuna delle due esperienze sarà uguale per tutti, ma è legata al vissuto del visitatore o del lettore a seconda del ruolo tu voglia vestire.
La salita al campanile parte da una base più larga fino ad arrivare al culmine della struttura, lo stesso vale per ciò che scrivo. L’idea è sempre ampia, mano mano che si avanza nel testo si restringe fino al termine, che è il messaggio che volevo trasmetterti.
Il campanile termina a punta, eppure la salita era a spirale, senza spigoli. L’idea è fatta di parole, ogni parola volutamente può essere dolce e scorrevole per poi diventare spigolosa e pungerti nel vivo per lasciarti uno spunto su cui riflettere.
Eccoci, ti ho accompagnato fino alla fine dell’articolo.

Questo è come interpreto i luoghi che vivo, non mi pongo dei limiti, una struttura non può essere solo questo ma è un contenitore di storie, riflessioni, pensieri ed emozioni.
L’immaginazione e la fantasia sono importanti perchè mi danno tanti stimoli ed impulsi a cui do voce, cercando di avvicinare il mio stile a qualcosa di concreto. Sono una persona schematica e organizzata nella vita, ma con il blog e le parole rompo quegli schemi e mi trovo libera di sperimentare e raccontare.
Per chiudere l’articolo, voglio raccontarti una iniziativa carina che riguarda il campanile di Mortegliano.
L’iniziativa si intitola “Adotta uno scalino”.
Chiunque voglia può contribuire ai progetti futuri riguardanti il campanile (tra cui la realizzazione di un’ascensore per renderlo accessibile) donando una somma in cambio del proprio scalino, sul quale poi verrà apposta una targa celebrativa in onore del donatore.
Per maggiori informazioni sul campanile e tutta la sua storia puoi trovarle qui e per vedere altre immagini originali puoi seguire la pagina Facebook ufficiale, qui.
Se ti sei perso l‘ultimo articolo, leggilo qui!
Mandi,
Ylenia

DATEMI UNA F, UNA V E UNA G!

BARCIS IL LAGO CON I COLORI CHE PARLANO
Potrebbe anche piacerti

UN GIORNO A TARCENTO, TRA STORIA E NATURA
Luglio 11, 2018
I TOMATS: UNA TRADIZIONE CHE VA TRAMANDATA
Agosto 3, 2018
41 commenti
Michele
Io ero lassù con te e posso confermare parola per parola, emozione dopo emozione!
wp_8292081
Grazie amore 🙂
Viaggiapiccoli
La scrittura è un percorso faticoso e liberatorio che ci fa “ volare “! Inaspettato ma perfetto il tuo parallelismo
Simona
La spirale di scalini non ti ha scoraggiato ? Ma forse ne è valsa la pena 💚
sheila
mortegliano è davvero carina come cittadina e il suo campanile è davvero maestoso da qualsiasi angolazione lo si vede
Evelina
Ho visto le foto sul profilo Instagram e ho voluto sbirciare anche il link al blog ! Attraverso te e la tua macchina fotografica, stiamo scoprendo e apprezzando i fantastici luoghi del Friuli Venezia Giulia !
claudia
Non conoscevo questo campanile ma dalle foto sembra veramente bellissimo
Cinzia
Ma che bello! Non lo conoscevo ma ora sarei curiosissima si visitarlo! L’adozione dello scalino, poi, è una bellissima idea!
sofia
Questa è una di quelle cose che non potrò fare, ma che amo leggere. Ed è bellissimo leggere di come tu abbia trovato questo abbinamento architettura / scrittura, molto interessante.
deborah
Molto carino il posto, e il campanile è davvero una favola, mi piacerebbe molto visitarlo.
wp_8292081
Se programmi un viaggio verso il Friuli Venezia Giulia, facci una tappa 🙂
Flabulous Way
A volte si gira in mondo ed è proprio il nostro paese a regalarci sorprese ed emozioni!!!!
wp_8292081
Bravissima, hai colto una delle mie convinzioni. Dietro l’angolo abbiamo una ricchezza di grande valore e spesso nen ce ne accorgiamo!
anna di
Come ti ho detto su IG non sapevo fosse il campaniel più alto, ma mi hai incuriosito molto il “gemellaggio” fra te e lui! Vortice di parole, chissà perchè ti immagino con la testa all’insù a salire i gradini, con la testa che nel frattempo pensa a 1000 cose e parole!
wp_8292081
Mi hai immaginata perfettamente Anna 🙂 la testa mi frulla in continuazione e faccio fatica a mettere nero su bianco tutto! Evviva la creatività 🙂
Barbara
È proprio vero, l’Italia è un paese meravigliose e anche nei paesi più piccoli ci sono cose di grande interesse. Non conoscevo ne mortegliano ne il suo campanile
wp_8292081
Hai ragione Barbara, anche i piccoli paesi nascondono dei tesori! L’Italia è bellissima in sè!
Serena, FaccioComeMiPare.com
Ma che meraviglia! 🙂 Sai che non sapevo fosse il piu’ alto? 🙂 Un bel vanto per la citta’. 🙂
wp_8292081
In molti non sanno che è il più alto d’Italia, è un vanto e bisogna valorizzarlo!
Francesca
Veramente un articolo divertente, leggendolo mi viene voglia di prendere e partire! 🙂
wp_8292081
Allora Francesca, ti aspetto in Friuli Venezia Giulia così puoi assaggiare alcune golosità locali!
Nicoletta
Caspita! subito non capivo…poi piano piano… Ho iniziato a trovare i punti in comune!!! Bello e sono del tuo stesso pensiero…anche se non ho mai scalato questo campanile…e tantomeno con questo punto di vista!
Nicoletta
wp_8292081
Grazie mille Nicoletta per il tuo commento 🙂
tessina
Quando viaggio sulla napoleonica la sera il campanile di mortegliano mi fa come sentire a casa
wp_8292081
Lo si vede da lontanissimo, poi con le luci che lo illuminano è uno spettacolo!
ELENA MARASCHIN
Non sapevo fosse questo il campanile più alto d’Italia. Quanto si impara degli articoli di bravi travel blogger =)
wp_8292081
Grazie mille Elena 🙂 mi fa piacere ricevere questo tuo commento! L’Italia è ricchissima di cose bellissime e sta a noi farle conoscerle raccontandole 🙂
Martina Bressan
Avevo gia visto su Instagram foto e descrizioni riguardo questo campanile, che ho scoperto grazie te fosse il più alto d’Italia! Bellissima anche l’iniziativa Di adottare un grandino !
wp_8292081
Assolutamente si, si può aiutare nella ristrutturazione e nella gestione della struttura!
silvia terracciano
non conoscevo l’esistenza di questo maestoso campanile e come sempre quando leggo i tuoi racconti mi ci immergo e sembra di vivere l’esperienza con te grazie
wp_8292081
Grazie mille Silvia, questo è proprio il mio intento, farti chiudere gli occhi ed essere li assieme a me.
Paolo salvetti
Bello, dove si trova? dove abitano i tuoi nonni, a Monterliano?
wp_8292081
Mortegliano è un paese in provincia di Udine e ospita il campanile più alto d’Italia, i miei nonni abitavano qui e io abito a pochissimi chilometri di distanza.
Roberta
Che bello Ylenia, più leggo di questo campanile più mi viene il desiderio di salirci. Mi piace molto il racconto e l’accostamento con il tuo modo di scrivere.
wp_8292081
grazie mille Roberta! é davvero molto bello!
coolclosets
davvero molto imponente questo campanile
wp_8292081
Lo è, ma ha anche molto fascino!
Greta
davvero molto suggestivo e caratteristico questo campanile…. io vista la mia pigrizia mi fermerei a metà 😀
wp_8292081
Non dire così Greta, la vista ripaga di tutta la fatica!
Giorgia
Ho adorato ogni passaggio di questo articolo. Non avevo mai pensato che salire sul campanile più alto d’Italia potesse essere un’esperienza così metanarrativa!
Per altro, non sapevo che il campanile più alto d’Italia si trovasse in FVG!
Sommando le due cose, mi hai decisamente fatto venire voglia di venire a vedere che effetto fanno, a me, questi 330 scalini!
wp_8292081
Grazie Giorgia per il tuo commento! Effettivamente in pochi lo sanno, da qualche mese a questa parte il paese assieme alle istituzione sta cercando di farlo conoscere di più, aprendolo alle visite! Vedere il panorama da lassù è uno spettacolo 🙂